Intervista sul nuovo album

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Popjustice ha intervistato Hilary Duff sul suo ritorno musicale!

Ciao Hilary. Sei tornata!
Sono tornata! (Ride, ndr) Si.

Cominciamo l’intervista. Questo ritorno è basato principalmente sulla nostalgia o su qualcosa di completamente nuovo?
Credo una combinazione di entrambi. C’è decisamente un piccolo posto nel cuore delle persone dedicato al mio passato, ma credo che sono interessati anche a vedere cosa ho da offrire e chi sono oggi. Voglio credere che sia così. Non penso che le persone vogliano vedermi perchè sono Lizzie McGuire o qualcosa del genere.

Chi pensi che, nel 2014, sia fan di Hilary Duff?
Credo che sia un ampio range di persone. È incredibile come oggi, con Internet, tu possa individuare quale sia la tua fascia di pubblico. Molti sono miei coetanei, perchè sono cresciuti insieme a me, altri magari un po’ più grandi, perchè interessati a cosa indosso, o giovani madri che hanno un bambino della stessa età del mio. Credo anche che ci sia una fascia dai 14 ai 18 anni.

Come hanno i capelli?
I capelli?

Si.
Hem, penso che ci siano ragazze alla moda che provano un’acconciatura scompigliata ma con gusto. Come me, non voglio mai i miei capelli perfetti, voglio che siano un po’ arruffati. Mi piace indossare stivali con jeans stretti e una maglia all’apparenza vecchia ma che magari hai pagato molto. Sono un’appassionata di mercatino delle pulci. A volte mi impegno a creare il mio outfit e mi dico “Sto bene oggi”, altre ho l’aspetto di una mamma disordinata con un bambino di due anni. Lui la vince sempre quando non vuole che mi faccia la coda di cavallo.

Gli piacciono le nuove canzoni? 
Si le adora, è molto dolce. Non sono con lui da due giorni e suo padre l’ha portato in campeggio per un viaggio tra uomini. Allora l’altra sera stavo parlando con lui al teleono ma a lui non piace parlare al telefono a meno che lui pensi di parlare con Elmo (dei Muppet), ma io ho iniziato a cantare per lui e lui ha detto “ancora, ancora” e mi ha fatto battere il cuore davvero forte.

Cos’ha la canzone ‘Chasing The Sun’, in più rispetto a tutti gli altri brani che avrai probabilmente ascoltato, da fartelo scegliere come il primo singolo?
Onestamente è stata una scelta molto difficile. Credo che ci fosse un pareggio tra le canzoni “All About You“, “Chasing The Sun” e “Tattoo“. È una canzone spensierata ed estiva. Non credo di sapere veramente quello che le persone si aspettassero da me. È una canzone decisamente spensierata, super orecchiabile, da ascoltare col tettuccio della macchina aperto, Questa canzone è decisamente da macchina cabrio e quindi abbiamo pensato che fosse la giusta scelta.

In questi tempi moltissimi cantanti trovano importante che compaia il loro nome tra gli autori della propria canzone. Questa non l’hai scritta tu. Sei riuscita comunque a trovare un modo per farla tua?
Non sono così snob da dire “Devo scrivere tutto io”. Ci sono così tanti compositori fantastici là fuori! Per me una delle cose più belle di fare quest’album è stato di poter scrivere esattamente quanto io volevo scrivere, e di lavorare con altre persone nella misura in cui lo volevo. Alcuni dei tuoi lavori migliori sono frutto della collaborazione con altri, mentre a volte viene fuori una canzone, la ascolti e dici “Ok, questa sarà un successo, non darla a nessun altro!”. Ci deve essere un equilibrio. Alcuni dei più grandi cantanti pop là fuori adorano scrivere, ma molti dei loro singoli non sono scritti da loro.

Nel grande comunicato stampa sul “ritorno di Hilary” è stato detto che sei arrivata nella tua nuova casa discografica, la RCA, con una tua “visione del nuovo album”. In cosa consisteva questa visione? 
Quando ho iniziato a registrare, l’album era molto più “pesante”. Era molto più serio. Così ho iniziato a spostarmi un po’ da quel genere, perchè, per come è fatta la mia personalità, mi piace divertirmi, mi piace vivere in spensieratezza e a 360 gradi, fare le cose che mi rendono felice ed essere una persona positiva. Quindi l’album ha preso questa piega e una musica un po’ più folkie mi ha influenzato. Adoro Mumford & Sons e adoro The Lumineers. L’album è inequivocabilmente pop, ma con un po’ di sfumature prese da questo genere. Quando sono arrivata alla RCA ho detto di volere un sound semplice e autentico, perchè vengo dal Texas, e loro mi hanno detto qualcosa del tipo “Semplice? E cosa significa?”. Ma questo è il termine migliore che trovo per descriverlo. È decisamente pop – io stessa volevo avere nel mio album quelle melodie che ti restano in testa – ma ha anche molto ritmo e battimani che mi riportano alle mie origini.

C’è anche in influenza di musica elettronica?
No, è andata via! (Ride, ndr) Sebbene sia partita proprio da lì. Alcune di quelle canzoni erano molto belle e magari a volte ti spezza il cuore realizzare che non le inserirai nell’album e saranno scartate.

FALLE USCIRE.
(Ride, ndr) Sai, non è una cattiva idea. Magari quando l’album è alla fine del suo ciclo sarebbe carino far vedere ai miei fan un lato diverso di me, che però non ho ritenuto quello giusto da far ascoltare.

Intervista tradotta a Popjustice sul nuovo album di Hilary Duff

Hilary Duff parla a Popjustice del nuovo album

Un’altra frase del comunicato è: “Il disco è una grande rappresentazione delle esperienze che ho avuto nel mio passato ma anche di quello che vorrei in futuro!”. Di quali esperienze parli e cosa vuoi in futuro? 
Oh caspita. Fammi pensare a qualche canzone…

Ma ci sono delle esperienze che volevi assoluttamente rappresentare nell’album?
Mi sono presa una pausa così lunga. Non è stato proprio come se fossi andata completamente via – ho recitato un po’ quà e là, e quando vivi a Los Angeles è un po’ difficile nasconderti, quindi la mia vita era costantemente sotto i riflettori. Non si può dire che le persone non mi abbiano vista per sette anni, piuttosto non ero interessata a fare musica. Ho avuto molto tempo per crescere e diventare la persona che voglio essere, e non essere esausta dal lavoro e dal tour. Ho ristrutturato la mia casa, ed è stato fantastico, ho conosciuto mio marito. Ci siamo sposati, ho avuto un bambino, ho viaggiato in tutto il mondo. Affrontare molto di questo è stato difficile. Ho completamente chiuso i miei progetti che stavano producendo tonnellate di denaro e, sai, in quel momento tutti hanno pensato che fossi pazza. È stata una dura sfida per me decidere a quella giovane età cosa fare e concludere che mi serviva una pausa per mantenere una certa sanità mentale. Ero impaurita ma ho imparato molto a credere in me stessa e a lottare per quello che volevo… c’è un po’ di questo nell’album. Ovviamente ci sono stati anche dolori e problemi nelle mie relazioni, c’è anche questo aspetto, in più, sebbene sia mamma, mi piace lasciarmi andare ed essere un po’ folle a volte.

Credi sia giusto che gli artisti vedono la musica pop come un lavoro per la vita, o credi che sia sempre di più solo una dei vari progetti a cui lavorare, magari solo per un certo periodo?
Suppongo che sia diverso per ognuno. Per quanto mi riguarda, sono stata in tour per 6 anni praticamente di seguito e quando ho smesso, ho recitato in diversi film dopo di che ho messo un punto… adoro i miei fan e ho sempre amato viaggiare e stare sul palco, non c’è niente di più gratificante dell’emozione che provi quando persone che non parlano nemmeno la tua lingua cantano a squarcia gola ogni parola delle tue canzoni, è assurdo quanto sia gratificante! Ma ti isoli e ti senti solo a volte e dopo aver compiuto vent’anni mi sono detta “Sto per diventare pazza”. Avevo bisogno di capire cosa mi piaceva e chi fossi e prendere le decisioni comuni che prendono le persone normali, anziché quelle importanti e pazzesche. Avevo molte pressioni. Stavo anche lavorando duramente alla mia carriera recitativa per cercare di essere vista in modo diverso. Ci sono diversi modi per cercare di convincere le persone che non sei la stessa di prima e credo che la mia scelta sia stata quella di fare un passo indietro da tutto e accettare le relative conseguenze nel caso in cui non fossi riuscita a riavere di nuovo tutto. Ma ce la sto mettendo tutta!

Ovviamente tu ci sei riuscita, ma si parla spesso di quanto sia difficile restare normale e non perdere la testa quando si passa da lavorare per la Disney ad essere una vera popstar…
Per un po’ ero talmente impegnata da non avere il tempo di cacciarmi nei guai. Credo che semplicemente ero pronta a sperimentare tante cose. Non sto dicendo che fossi perfetta – sono riuscita ad avere qualche problemino, cose normali per l’età che avevo. Ero pronta a vivere la mia vita anziché fare la ribelle in copertina su Star magazine o roba del genere.

Questo è il tuo quinto album in studio. Hai rilasciato tantissimi singoli grandiosi, ma mai un album di classici. Questo lo è?
Finora questo è decisamente il mio album preferito, ma chi sono per dire cosa è un classico? Spero che i miei fan lo classificheranno tale perché per me lo è. La cosa che mi lega con i miei fan è il fatto che con loro sono genuina, disponibile con loro, raggiungibile e onesta. Ho cercato di fare tutto quello che potevo per rispettare ciò, e questo ha richiesto molto tempo – ho iniziato a settembre dello scorso anno ed eccomi qui adesso.

Tornerai anche a recitare in un TV show intitolato Younger. Quanto sei impegnata con la musica? La serie non interferirà?
Voglio dire, la musica è decisamente la mia proprietà adesso. Le riprese andranno da settembre a dicembre, per cui il mio album deve essere finito entro allora. Credo che stiamo parlando per un rilascio in autunno, quindi farò prima un po’ di promozione con la stampa e poi, quando le riprese finiranno il 12 dicembre, farò una promozione massiccia per l’album e sarò impegnata totalmente in questo.

E dopo potrai rilassarti per le vacanze natalizie!!
Sono stata in ibernazione per sette anni quindi ho un sacco di energia! Sono una di quelle “tutto o niente” – Il mio piatto è completamente vuoto o completamente pieno.

Hai venduto oltre 15 milioni di album in tutto il mondo. Pensi che ne venderai altri 15 milioni?
CERTO CHE SI! Certo. Penso che devi crederci ed essere sicuro di quello che vuoi. Quindi ovviamente io ci credo. Potrebbe volerci qualche anno, ma credo che li venderò di nuovo.

Probabilmente ‘So Yesterday’ è una delle più grandi canzoni di sempre, vero?
Oh wow, questo è un grande complimento, grazie.

Cosa ti ricordi di quando l’hai registrata?
Mi ricordo che non volevo registrarla e averla nell’album e il mio manager mi disse “no, tu questa la registri”.

Oh. Perché non ti piaceva?
Non so. Vuoi sapere un fatto divertente? Mia madre è una grandissima fan di Cher – anch’io in realtà sono una sua fan – e quando Cher si è esibita allo Staples centre di LA, ho fatto una sorpresa a mia madre comprandole il biglietto per il suo decimo tour d’addio. (Ride, ndr) È stato straordinario e la adoro. E appunto, prima di cantare una delle sue canzoni più belle, ‘Just Like Jesse James’, ha raccontato tutta la storia di quanto non le piacesse questa canzone e del suo manager che gliela fece comunque registrare. Ed è stato lo stesso per me con ‘So Yesterday’. Il gruppo The Matrix (che ha scritto “So Yesterday” per Hilary, ndr) andavano fortissimo e avevano realizzato un sacco di canzoni per Avril Lavigne, e io ero una grande fan di Avril quindi ero elettrizzata di lavorare con loro, ma “So Yesterday” non mi convinceva. Ma mi sono convinta e l’ho registrata, e si è rivelata un successo.

Hai letto che a Cher non piaceva nemmeno “If I Could Turn Back Time” e Diane Warren ha dovuto costringerla fisicamente a farla andare in studio per registrarla?
È una cosa pazzesca. Ma è così, c’è chi rimane colpito da una cosa e chi no, ma questo è quello che intendo quando registri dei brani che non hai scritto tu – ci sono così tante persone di talento lì che, se hai la possibilità di lavorare a una loro canzone e farla tua, devi coglierla. E ‘Chasing The Sun’ è una canzone in cui ti puoi immedesimare subito ed è il tipo di brani che scriverei per me stessa.

Presumiamo che nel corso degli anni hai imparato quando è il caso di lottare per una canzone e di fidarsi del giudizio di altri.
Si certo. Anche quando lavoravo per la Disney e non scrivevo le mie canzoni ma lavoravo insieme ad altri artisti, se una canzone non mi piaceva non me la facevano registrare, ma ovviamente avevano più peso su quale dovesse essere il sound dell’album rispetto a quello che erano i miei gusti. Ma adesso la situazione si è ribaltata. I fan vogliono essere connessi all’artista che seguono e, se canti qualcosa che non sia autentico per te, se ne accorgeranno.

Infine: come mai hai rifiutato la canzone “Boom Clap” di Charli XCX?
Non sapevo di aver avuto la possibilità di inserirla nel mio album. Pensa che è la mia canzone preferita tra quelle che girano ora in radio. Ricordo solo che la mia casa discografica stava organizzando una sessione tra me e Charli per scrivere insieme a New York, ma stavo già rientrando a casa a Los Angeles e quindi non ho avuto il tempo di registrare con lei. Sono letteralmente ossessionata da quella canzone e non sapevo che mi fosse stata offerta.

Pensi che sarebbe potuta essere una canzone per Hilary Duff?
Si. Se vuole darmela adesso, per me va ancora bene!

Intervista originale di Popjustice

Traduzione di Hilary Duff Italy

Approfondimento sul Nuovo Album di Hilary Duff